martedì 22 gennaio 2008

Dal MANIFESTO

Un operaio muore alla Lam di Rimini
Le reazioni La protesta davanti all'azienda ma la produzione non si ferma
Matteo Marini

Va tutto bene, così dovrebbe sembrare. Almeno per i lavoratori della Lam di San Giovanni in Marignano, provincia di Rimini. Massimiliano Guazzolini è morto tre giorni fa, schiacciato da una macchina per la punzonatura di fogli di alluminio. Ma troppo clamore sulla faccenda è negativo secondo gli operai di un'azienda in cui, tutto sommato, non si lavora male. «Ancora non si capisce come sia potuto accadere - spiega Massimo Bellini della Fiom - visto che la macchina è dotata di una gabbia con cancelletto di sicurezza e di fotocellule». La ricostruzione spetterà alla magistratura, che ha aperto un'inchiesta e dovrà spiegare come sia possibile che un macchinario, a norma per i requisiti europei, sia entrato in funzione mentre un operaio lo stava controllando dall'interno. Qualcosa sarà forse chiarito dall'autopsia prevista per oggi.
Ma da chiarire c'è parecchio. Perché, per esempio, quando è morto Massimiliano era solo? «E' stato trovato alle 19,50 - continua Bellini - e l'ultima volta era stato visto alle 19,10 circa: 40 minuti, l'incidente potrebbe essere avvenuto alle 19,11 come alle 19,49. Inoltre c'è grande distanza tra i vari macchinari, se c'è qualcuno in difficoltà nessuno ha modo di vederlo». La Lam produce porte e finestre in metallo. Un'azienda difficile dal punto di vista sindacale, secondo la Fiom stessa. Massimiliano era, da poco, delegato Fiom-Cgil ma l'azienda conta appena 5 iscritti su circa 40 operai: e si vede. La contrattazione è fatta sempre senza consultare le organizzazioni dei lavoratori. Il giorno dopo la morte di Massimiliano gli operai hanno manifestato per 2 ore e mezza davanti alla fabbrica, ma la produzione non si è quasi mai fermata. Troppa pubblicità negativa sui giornali per la Lam, hanno lamentato i lavoratori, perché lì si sta bene. «E' un ambiente di lavoro nuovo e pulito», ammette anche il responsabile Fiom. Ma lì è morto Massimiliano, e anche con tutta la buona volontà, si fa fatica a dire che è tutto a posto.

Nessun commento:

Powered By Blogger