mercoledì 30 aprile 2008
FERRI E PIANALI DA 6 METRI SOPRA UN BAMBINO DI OTTO ANNI.......
Un bambino di otto anni e' stato travolto e ucciso da un carico che si è sganciato da una gru all'interno di un cantiere edile a Sutrio, in provincia di Udine. L'incidente e' avvenuto nel pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione, il piccolo e' entrato nel cantiere per salutare il padre, un artigiano del luogo. Per cause in corso di accertamento, dalla gru si e' improvvisamente staccato il sostegno, che portava ferri e pianali per impalcature, alcuni dei quali piovuti da sei metri di altezza hanno colpito il bambino. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e gli operatori del 118, che hanno cercato di rianimare il piccolo deceduto dopo circa un'ora. Pare che la gru fosse proprio manovrata dal padre. Lo racconta il sindaco di Sutrio, Sergio Straulino. I medici del 118, intervenuti assieme a Vigili del fuoco e Carabinieri, hanno cercato per circa un'ora di rianimarlo, ma il bambino e' deceduto a causa delle gravi lesioni riportate al torace e al capo. A Sutrio e' lutto cittadino.
VOLARE.
DAL SITO RAINEWS 24
schiavitù 2008
dal sito rainews24
In una citta' della provincia meridionale del Guangdong, sono stati trovati piu' di un migliaio di bambini, tutti tra i 9 e i 16 anni, costretti a a lavorare nelle fabbriche con turni massacranti, 300 ore al mese. E' successo nella città di Dongguan, centro produttivo di manufatti alla moda. I piccoli erano stati venduti per pochi soldi dalle loro famiglie ed erano costretti a lavorare con turni massacranti, pagati appena 35 centesimi di yuan l'ora, nemmeno 3 centesimi di euro. La vicenda ricorda drammaticamente il ritrovamento dei piccoli-schiavi nelle fabbriche di mattoni dello Shanxi e dell'Henan. La polizia finora ha liberato 167 piccoli, scrive la stampa cinese, e ha creato un task-force per trovare tutti gli altri. A rivelare la rete criminale che aveva organizzato il commercio di bimbi-schiavi e' stato un giornalista che si e' finto proprietario di una fabbrica. I ragazzini provengono tutti da Liangshan, un'area poverissima nella provincia di Sichuan, e sono stati comprati per una manciata di denaro, dai 200 ai 300 yuan, l'equivalente di 30-40 euro. Play Fair 2008, un’alleanza che riunisce sindacati e la Clean Clothes Campaign, di recente ha diffuso un rapporto sullo sfruttamento di minori anche per le produzioni legate a Pechino 2008. Ragazzini di 12 anni, pagati la metà del salario minimo stabilito per legge, sono stati trovati a lavorare per un fornitore ufficiale di gadget per i giochi olimpici.
lunedì 28 aprile 2008
ANCORA TRATTORE
Un ventenne, Luigi Guzzetti, e' morto oggi in un incidente sul lavoro mentre era alla guida di un trattore nelle campagne di Cropani, un centro del Catanzarese.
Il giovane stava arando un podere di proprieta' della sua famiglia per aiutare il padre, quando il mezzo, per cause da accertare, si e' ribaltato finendo in un fossato e schiacciandolo. Guzzetti e' morto sul colpo.
mercoledì 23 aprile 2008
+6 "io ci rinuncio"
Sei morti nella sola giornata di ieri nei luoghi di lavoro, a Taranto, nel padovano, vicino a Frosinone, sulla linea ferroviaria Bologna-Ferrara e alla Fincantieri di Monfalcone. In gravi condizioni altri due operai, uno a La Spezia e uno nel Salernitano. I sindacati Fim Fiom e Uilm hanno proclamato per
oggi uno sciopero di un'ora in tutti gli stabilimenti del gruppo Fincantieri, di otto ore a Monfalcone.
Si chiamava Iuko Jerco e aveva 41 anni il lavoratore croato morto nel tardo pomeriggio di ieri al cantiere Fincantieri di Monfalcone (Gorizia).
L'episodio e' avvenuto all'interno di un'officina e l'operaio, che lavorava per conto di una ditta croata sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario.
Cancelli bloccati alla Ilva di Taranto
Centinaia di lavoratori delle ditte dell'appalto dell'Ilva di Taranto questa mattina hanno bloccato i cancelli delle portinerie-imprese dello stabilimento per richiamare l'attenzione sulle condizioni di sicurezza all'indomani dell'incidente costato la vita a Gjoni Arjan, di 47 anni, di nazionalita' albanese, che lavorava per una ditta in appalto per l'Ilva di Taranto.
Il primo turno di lavoro, che avrebbe dovuto cominciare alle 7, per i lavoratori dell'appalto-Ilva non e' ancora cominciato.
E' morto in ospedale Gjoni Arjan, 47 anni, operaio della ditta Pedretti, impresa che lavora in appalto per l'Ilva di Taranto, caduto mentre insieme con il caposquadra stava lavorando all'assemblaggio di strutture metalliche su una passerella a 15 metri da terra. L'uomo aveva riportato gravissimi traumi al torace e alle gambe. Sulla dinamica dell'incidente indagano i carabinieri della compagnia di Taranto.
Le altre vittime
Due fratelli, Stefano e Diego Trovo', sono morti folgorati alla 'Eurosfusi', un'azienda di autotrasporti di Schiavonia d'Este (Padova). Pare che i due stessero lavorando alla pulizia della cisterna di una betoniera quando con una lunga spazzola idraulica hanno toccato i cavi della linea a media tensione, venendo raggiunti da una scarica elettrica.
Un operaio edile è morto ieri mattina precipitando da un'altezza di otto metri mentre stava lavorando alla ristrutturazione del tetto di un'abitazione di Villa Santo Stefano, nel frusinate.
Un altro incidente mortale è avvenuto nel ferrarese, la vittima è un operaio bosniaco di 21 anni, Adis Masinovic, residente nella provincia di Treviso.
Due i feriti
Un operaio 40enne spezzino, dipendente di una ditta privata che sta effettuando lavori edili di risistemazione del manto stradale al molo Fornelli del Porto della Spezia, stava lavorando sulla banchina dello scalo quando è finito col braccio in una pompa di cemento. Il ferito è stato trasportato in gravi condizioni in elicottero prima all'ospedale San Martino di Genova e poi al San Paolo di Savona, nel disperato tentativo di salvargli l'arto.
La gamba sinistra amputata e l'altra a rischio. E' questo l'infortunio subito oggi da un operaio in provincia di Como. La vittima e' Oscar Facheris, 46 anni, dipendente in una azienda di Senna Comasco. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, l'uomo e' rimasto schiacciato da un muletto in movimento per cause ancora da chiarire. Il quadro clinico del ferito e' definito dai sanitari "decisamente complesso".
martedì 22 aprile 2008
Cade da dieci metri in un cantiere del ragusano, gravissimo un operaio di 36 anni
Un operaio ragusano di 36 anni, B.L., e' caduto questo pomeriggio da un'altezza di circa dieci metri e si trova ricoverato in prognosi riservata all'Ospedale Civile di Ragusa.
L'uomo stava lavorando sul tetto di un capannone di una ditta iblea che costruisce ascensori nella zona industriale del capoluogo. Per cause ancora da accertare ha perso l'equilibrio ed e' precipitato sul suolo.
Ha riportato una frattura alla base cranica, lesioni alla colonna vertebrale e fratture alle braccia e alle gambe. Le sue condizioni sono disperate. La magistratura ha aperto un'inchiesta e un'indagine e' stata avviata anche dall'Ispettorato provinciale del lavoro.
Napolitano: "Quella delle morti sul lavoro e' una questione nazionale"
"Quella delle morti sul lavoro e' una questione nazionale di grande drammaticita' e peso umano e sociale. Ma stavolta, per il modo in cui tanti giovani operai hanno perso la vita, siamo di fronte a qualcosa che va oltre: a qualcosa di atroce". E' quanto scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo contributo al volume che accompagna la mostra "Chi muore al lavoro" sulla tragedia della ThyssenKrupp del 6 dicembre scorso, presentata, oggi, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
"Sento fortissima la pena di dover tornare ad esprimere sentimenti di lutto ed indignazione. Ma sento il dovere di ritornare su considerazioni e appelli che rimangono, purtroppo, di dolorante attualita'. Occorre - prosegue il Capo dello Stato - che ciascuno si assuma le sue responsabilita'. A cominciare dalle imprese, ognuna delle quali, quando si verifichi un incidente sul lavoro o comunque grave, deve dar conto dei propri comportamenti dinanzi alla magistratura e a tutti i poteri interessati".
"Tutte le imprese - afferma ancora il Presidente Napolitano - devono essere pronte a raccogliere, prima che sia troppo tardi, gli allarmi e le segnalazioni che vengono dai sindacati e dagli stessi lavoratori. Debbono far meglio la loro parte le stesse rappresentanze dei lavoratori. E oltre che dalle forze politiche, sociali e culturali, anche dai mezzi di informazione deve venire l'impulso necessario all'affermazione di una rinnovata cultura del lavoro, del suo ruolo, della sua dignita', della sua tutela".
"Negli ultimi tempi - conclude nel suo messaggio il Presidente Napolitano - sono state introdotte misure di rafforzamento delle normative e dei controlli volti a prevenire e sanzionare incidenti cosi' numerosi e gravi. E se puo' darsi che occorra, su cio' Governo e Parlamento devono fare chiarezza, modificare ulteriormente le leggi che intervengono su tale scottante materia, e' assolutamente certo che siano necessari sforzi maggiori per imporre e verificare il rispetto dei vincoli di legge gia' vigenti".
Muore un contadino nel lecchese, schiacciato da una balla di fieno
Un contadino di 53 anni e' morto travolto da una gigantesca balla di fieno che gli è caduta addosso mentre la stava scaricando da un autocarro. L'incidente e' avvenuto stamani in un'azienda agricola di Costa Masnaga (Lecco). Nessuno, tuttavia, avrebbe assistito al dramma e l'uomo e' morto senza che qualcuno potesse aiutarlo.
Secondo quanto ricostruito, come ogni giorno, di buon mattino ha raggiunto i suoi campi a Cascina Iolanda dove ha caricato su un autocarro diverse balle di fieno. Poi le ha portate a destinazione. Mentre stava agganciando le corde che lo avrebbero aiutato a farle scivolare a terra, una di queste, del peso di oltre cinque quintali, gli e' caduta addosso schiacciandolo in pieno. Il suo corpo ormai privo di vita e' stato trovato qualche ora dopo, attorno alle 9.30. Inutile ogni tentativo di rianimarlo.
martedì 15 aprile 2008
Muore operaio della ThyssenKrupp di Terni, colpito da un braccio meccanico
Ennesima morte bianca e ancora una volta si tratta di un operaio, che stava lavorando per la ThyssenKrupp-Ast di Terni. Umberto Aloe, 59enne originario di Napoli, stava lavorando alla realizzazione di alcune opere per la messa in sicurezza di uno dei reparti dello stabilimento ThyessenKrupp, quando e' stato colpito da un braccio meccanico di un escavatore. Aloe era dipendente di ditta esterna alla multinazionale tedesca.
Sul caso la questura di Terni sta indagando e sta ascoltando i colleghi della vittima. L'operaio lavorava per una ditta edile impegnata a realizzare nell'area della ex Terninoss un sottopassaggio.
La Thyssenkrupp-Ast è stata al centro dell'attenzione dopo il rogo avvenuto nello stabilimento di Torino, che provocò la morte di 7 operai. Sei persone furono indagate. L'incidente avvenne tra il 5 e il 6 dicembre dello scorso anno. E oggi un nuova morte bianca ancora alla Thyessenkrupp.
lunedì 14 aprile 2008
22 E 45, ANNI PERSI.
Due morti sul lavoro, sono due operai stranieri
Un operaio romeno di 22 anni, di un'azienda per la manutenzione di sistemi antincendio, e' morto in un incidente sul lavoro. L'incidente e' avvenuto all'interno di uno stabilimento di Castrette di Villorba. Il giovane, secondo i primi accertamenti, sarebbe precipitato al suolo da una serranda di 'sovrapressione', compiendo un volo di alcuni metri. Soccorso e portato in elicottero all'ospedale di Treviso, il ragazzo e' morto poco dopo.
A Castelbelforte, nel mantovano, c'è stato un secondo incidente mortale in una fabbrica specializzata nella lavorazione di materiali plastici. Un operaio di origine algerina è rimasto schiacciato dai rulli compressori mentre faceva manutenzione ad una macchina. La vittima e' Saadane Hocine, algerino di 45 anni, sposato e con due figli. Inutile i tentativi di soccorso da parte del collega e dei medici del 118: il quarantacinquenne e' morto sul colpo.
venerdì 11 aprile 2008
+2
dal sitorainews24
Massimo Borriello, 36 anni, di Vietri sul Mare, autista di un tir che trasportava prodotti agroalimentari in una azienda conserviera di Sant'Antonio Abate, nel napoletano, è morto schiacciato da due casse del carico.
Il fatto è accaduto nel deposito-parcheggio dell'azienda cui erano destinati i prodotti, la "Antonino Russo". Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, subito intervenuti, Borriello stava seguendo il lavoro di scarico compiuto con l'ausilio di un muletto in piedi accanto al portellone aperto del camion.
Il suo mezzo era probabilmente carico oltremisura, e alcune casse erano state sistemate di traverso. La forcella del muletto, in questo modo, non è riuscita a sollevare senza problemi due di queste, che, sbilanciate, sono franate addosso all'uomo, uccidendolo sul colpo.
Stessa sorte per un operaio di Busto Arstizio
Un operaio extracomunitario di 26 anni èmorto stamani in un cantiere edile di Busto Arsizio, in provincia di Varese.
Secondo quanto ricostruito finora il giovane manovale sarebbe stato schiacciato da un carico sospeso che si è sganciato improvvisamente da una gru nel rione di Sacconago. Il lavoratore e' morto all'istante. Del caso si sta occupando la Polizia.
giovedì 10 aprile 2008
Operaio cade in un cantiere. In Sardegna e' il terzo incidente sul lavoro in 3 giorni
E' morto per le gravi ferite riportate in una caduta l'operaio soccorso nel pomeriggio a Portovesme, nel Sulcis-Iglesiente, in un incidente sul lavoro. E' il terzo morto registrato in Sardegna negli ultimi tre giorni.
L'incidente, che ha provocato lo sfondamento della base cranica del lavoratore, è avvenuto poco dopo le 16 in località Paringianu alla Sicmi Montaggi, una ditta che ha in appalto attività di manutenzione negli stabilimenti industriali di Portovesme. A chiamare il 118 sono stati - secondo le prime frammentarie informazioni - i colleghi di lavoro dell'operaio, che perdeva molto sangue.
L'uomo stava lavorando su un cilindro quando, per cause in corso di accertamento, è caduto da un'altezza di quattro metri.
A Cagliari morto un elettricista in un tombino
Un operaio intento nella sistemazione di una pompa sommersa è morto ieri sera a Cagliari. E' stato trovato poco dopo le 21:30 con il viso immerso in un tombino colmo d'acqua.
Il fatto è avvenuto in via Boiardo, nel cortile di un palazzo della Telecom, dove un elettricista di una ditta privata, Eolo Casu, di 49 anni, di Mogoro, stava lavorando da solo alla sistemazione di una pompa. Ancora non è chiaro come sia accaduto l'incidente.
L'uomo potrebbe essere rimasto folgorato e poi esser caduto nel tombino pieno d'acqua o è rimasto incastrato e non è riuscito a sollevarsi. Per individuare le cause della morte il magistrato competente ha disposto un'autopsia. In Sardegna è la seconda morte sul lavoro in due giorni.
Sull'incidente la magistratura di Cagliari ha aperto un'inchiesta. Nel registro degli indagati è stato iscritto il titolare della ditta per la quale lavorava la vittima.
Un atto dovuto: le indagini avviate dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia dovranno infatti stabilire, oltre alle cause della morte, eventuali responsabilità nel caso venissero accertate violazioni delle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro.
Sepolto da una frana
Lunedì scorso un altro operaio era morto sepolto da una frana in una cantiere stradale sulla statale 131.
martedì 8 aprile 2008
GALLERIA
In Sardegna muore un operaio nel crollo di una galleria
E' stato trovato morto Orazio Statzu, l'operaio di 35 anni travolto dal crollo di una galleria in costruzione sulla Statale 131 tra le località di Sant'Anna e Marrubiu, in provincia di Oristano. L'uomo è rimasto un paio d'ore sotto la frana ed è morto, molto probabilmente, di asfissia. In un secondo cedimento della parete, mentre erano in corso le operazioni di soccorso, è rimasto ferito anche un pompiere subito recuperato. Due le inchieste aperte sull'incidente, una della magistratura l'altra del Ministero delle Infrastrutture. Anche l'ANAS ha nominato una sua commissione di inchiesta per capire le cause dell'incidente.
lunedì 7 aprile 2008
INVESTITO
Incidente sul lavoro a Potenza, agricoltore muore investito da un autocarro
L'agricoltore Vito Prussiano, 74 anni, e' morto la notte scorsa negli Ospedali riuniti di Foggia, in seguito alle ferite riportate ieri mentre era nella sua azienda agricola di Lavello (Potenza) dove e' stato investito da un autocarro in retromarcia.
Dopo l'incidente, Prussiano e' stato soccorso prima all'ospedale di Canosa (Bari) e poi trasferito a Foggia, dove e' stato ricoverato nel reparto di rianimazione con ferite a diverse parti del corpo e con un trauma addominale. Sull'incidente indagini sono in corso da parte dei Carabinieri.
venerdì 4 aprile 2008
FOLGORATO
DAL SITO RAINEWS24
Un uomo di 52 anni e' rimasto folgorato a Centallo, nel cuneese, nei pressi del cavalcavia ferroviario in zona San Biagio, dopo le 14.
Sarebbe morto sul colpo l'uomo che, oggi pomeriggio, stava compiendo lavori di manutenzione con alcuni colleghi su pali dell'alta tensione, lungo una linea ferroviaria nella zona di Centallo, nel cuneese. L'operaio e' stato folgorato ed e' caduto a terra: si tratta di Aldo Botasso, 52 anni di San Rocco Bernezzo (CN), sposato e padre di due figli, dipendente Rfi - Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs).
L'incidente sul lavoro e' avvenuto dopo le 14 all'altezza del cavalcavia in direzione Roata Chiusani: inutili i soccorsi dei colleghi e del 118, il cui personale e' giunto sul posto anche con l'elicottero, ma per l'uomo non c'e' stato nulla da fare. Ne e' seguito il sopralluogo di Vigili del Fuoco, Carabinieri e tecnici Spresal per cercare di ricostruire la dinamica dell'accaduto.
mercoledì 2 aprile 2008
.......Trattore...
Si ribalta il trattore, muore un agricoltore pugliese
Un agricoltore, Ruggero Dimonte, di 48 anni, di Barletta, è morto travolto dal trattore che guidava che si sarebbe ribaltato per il cedimento del terreno. Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato, insieme con il mezzo agricolo, in una fossa poco visibile dalla strada nelle vicinanze di un terreno di sua proprietà, in contrada 'La Marchesa', sulla strada che collega Barletta a Canosa di Puglia.
A dare l'allarme sono stati i familiari dell'agricoltore preoccupati che l'uomo, uscito nelle prime ore di ieri mattina, nel pomeriggio inoltrato non fosse ancora tornato a casa.
Ad avanzare l'ipotesi dell'incidente gli agenti del commissariato di polizia di Canosa di Puglia, dopo prime indagini che hanno escluso un eventuale impatto tra il trattore e altri mezzi. Secondo la polizia, che ha trovato il corpo dopo le 21, l'incidente nel quale l'agricoltore ha perso la vita potrebbe essere accaduto tra le 17 e le 18 di ieri.
In rianimazione operaio folgorato in provincia dell'Aquila
Stava tagliando i rami di un albero dall'interno di un cestello elevatore di un autocarro quando èstramazzato dopo aver colpito con la testa alcuni fili di corrente di media tensione. L'incidente sul lavoro, accaduto stamani a Fossa, un piccolo comune a pochi chilometri dall'Aquila, ha visto protagonista un operaio romeno, D.G.I., ricoverato in rianimazione. I primi a soccorrerlo sono stati alcuni amici del giovane che ha 31 anni, è stato rianimato sul posto dai sanitari del 118. Le sue condizioni sono gravi.
SEMPRE VIA LIBERA
Via libera al decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro
dal sito rainews24
Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Con il disco verde del governo al provvedimento viene attuata anche l'ultima parte della legge delega 123 dell'agosto scorso (Testo unico sulla sicurezza).
"Ce l'abbiamo fatta, il decreto legislativo non era scontato. E' il testo più avanzato nella legislazione europea". Lo ha affermato il ministro dimissionario del Lavoro, Cesare Damiano, sul dlgs in materia di sicurezza del lavoro.
Soddisfatto anche il ministro della Salute, Livia Turco. "E' stato fatto un lavoro di squadra, un lavoro straordinario: cambiano le norme sulla sicurezza. E' una legge che si basa sulla promozione della sicurezza e l'assunzione di responsabilità del mondo delle imprese. Si tratta di norme che avviano un processo molto, molto significativo".
Le nuove norme
Piena tutela contro gli incidenti per tutti i lavoratori, compresi i precari e quelli del telelavoro così come quelli di impresa familiare e gravi sanzioni per chi non rispetta le regole. Nel dettaglio:
Sanzioni. E' previsto l'arresto da quattro a otto mesi o con l'ammenda da 5.000 a 15.000 euro per il datore di lavoro nei casi "di non effettuazione della valutazione dei rischi" e in caso di mancata preparazione del documento che stima appunto i pericoli per i lavoratori. La mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione comporta l'arresto da sei mesi a un anno quando interessa imprese altamente pericolose come per la fabbricazione di esplosivi, la lavorazione di agenti cancerogeni, il lavoro in miniera, i cantieri edili particolarmente complessi.
In caso di colpa in un incidente gravi con feriti o morti, si rischiano sanzioni amministrative fino a 1.500.000 euro, la sospensione dell'attività e l'interdizione alla collaborazione con le pubbliche amministrazioni, la partecipazioni ai pubblici appalti e gare d'asta, oltre alle imputazioni di carattere penale per lesioni o omicidio colposo.
Incompatibilità. Il personale delle pubbliche amministrazioni al controllo e alla vigilanza della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro non può svolgere attività di consulenza presso le aziende ad alcun titolo.
Prevenzione nei luoghi di lavoro. Le misure generali di tutela dei lavoratori prevedono la valutazione ed eliminazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza; l'utilizzo minimo di agenti, lavorazioni e macchinari pericolosi; misure di protezione collettiva e individuale, controllo sanitario, informazione e formazione dei lavoratori e dei dirigenti; pianificazione di misure di emergenza, manutenzione regolare dispositivi sicurezza. I costi di queste misure non devono mai ricadere sui lavoratori. Rispetto a quanto definito inizialmente, le aziende hanno tre mesi in più di tempo per effettuare la valutazione dei rischi e le disposizioni connesse.
Obblighi del datore di lavoro. Dovrà valutare i rischi ed elaborazione un documento sia in caso di normali attività lavorative che in caso di appalto e subappalto. Sarà anche suo compito designare il responsabile del servizio di prevenzione e nominare il medico competente. Gli spetta poi individuare i lavoratori incaricati al servizio di emergenza e prevenzione incendi, di salvataggio e primo soccorso, ai quali devono essere forniti i dispositivi di protezione individuale.
Il datore è anche responsabile dell'osservanza da parte dei lavoratori di tutte le misure previste dalle norme in vigore, informando in tempo reale i lavoratori in caso di pericolo grave e immediato. Sarà anche suo compito munire tutti i lavoratori di una tessera di riconoscimento anche per quelli che lavorano nelle ditte in appalto e subappalto.
Libretto sanitario. Riguarda il rischio personale per ogni lavoratore e seguirà l'intera vita lavorativa, anche quando si cambierà lavoro o mansione. I dati saranno annualmente comunicati al Servizio Sanitario Nazionale tramite la Asl. Sarà così possibile avere a disposizione una informazione epidemiologica per milioni da lavoratrici e lavoratori sottoposti a visite mediche professionali. Confermato l'obbligo per le aziende di tenere un registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni.
martedì 1 aprile 2008
CADONO TUTTI
Un operaio di 44 anni è morto a Teramo, cadendo da un'altezza di circa 20 metri, durante lavori di smantellamento di una fabbrica. Ioann Mariciuk, romeno, era impegnato con due colleghi nel capannone ex Aquila d'Oro, ora di proprietà del Gruppo Malavolta, in via Gammarana, quando è precipitato nel vuoto per cause ancora da accertare.
Immediatamente condotto al pronto soccorso, vi è arrivato senza vita, per il gravissimo trauma cranico riportato nella caduta. Insieme ai colleghi il romeno stava rimuovendo macchinari e altro materiale ferroso. Gli agenti della polizia, intervenuti sul posto, non hanno ancora ricostruito la dinamica: non si sa se l'uomo abbia perso l'equilibrio mentre tagliava qualcosa o se sia stato colpito da un oggetto caduto dall'alto.
In base alle testimonianze finora raccolte, anche gli altri due operai hanno seriamente rischiato di cadere.
Altra caduta fatale a Caserta
Stessa sorte è toccato stamani a un altro operaio, precipitato a Caserta da una impalcatura di un cantiere al centro della città, in corso Trieste. L'uomo, Michele Sposito De Lucia, di 39 anni, era stato ricoverato dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano del capoluogo casertano per le molteplici fratture riportate. Ennesima vittima di un incidente sul lavoro, l'uomo era sposato con figli.
Il Comune di Caserta annuncia il lutto cittadino per la morte di Michele Sposito De Lucia. Sulle cause dell'incidente stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Caserta, mentre due inchieste sono state aperte dalla Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere e dall'Ispettorato del lavoro.
Michele Sposito De Lucia non indossava l'imbragatura prevista dalle norme per la sicurezza sul lavoro, mentre si trovava sul saliscendi dal quale è precipitato da un'altezza di venti metri. E' questo quanto emerge dai primi rilievi dei carabinieri. L'uomo aveva pero' regolarmente indossato il casco.
Verona, un agricoltore schiacciato da un trattore
Un agricoltore veronese è morto schiacciato dal trattore con cui stava lavorando nella campagna d Vestenanova (Verona). La vittima si chiamava Angelo Siviero, di 75 anni. L'uomo era uscito col trattore per lavorare i campi quando, per cause in corso di accertamento, il mezzo si è ribaltato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di San Giovanni Ilarione.
Nel piemontese un agricoltore ferito grave
Un altro anziano agricoltore di San Sebastiano Po, in provincia di Torino, Giovanni Bertolo, 80 anni, è stato travolto sempre dal trattore con il quale stava tagliando la legna nel bosco, in regione Cimbria. Bertolo è stato ricoverato in gravi condizioni.
UN PICIRIDDU
dal sito rainews24
E' morto Alessandro, il ragazzo precipitato ieri dal lucernaio di una scuola nel quartiere residenziale di Casal Palocco, alle porte di Roma. A darne notizia la madre del giovane, uscendo dal reparto di rianimazione dell'ospedale Cto, dove era ricoverato. La donna ha aggiunto che la famiglia autorizzerà l'espianto degli organi del figlio.
Ieri sera il giovane era stato sottoposto ad un intervento di neurochirurgia. Nella caduta ha riportato una profonda frattura alla base del cranio.
Il quindicenne era salito insieme ad almeno un amico sul tetto della scuola 'Alessandro Magno', nella zona dell'Axa, quando passando sopra un lucernario in plexiglass, la lastra ha ceduto e i giovani sono precipitati facendo un volo di una decina di metri.